Cantina Luca Leggero.

Foto e testi di proprietà della Cantina Luca Leggero.

Cantina Luca Leggero

Da alcuni studi storici, la zona del canavese oggi conosciuta soprattutto per la produzione di Erbaluce DOCG, è riconosciuta per essere la culla di una varietà di uva Nebbiolo chiamata “picotendro” o “Picotener” (dal picciolo o peduncolo tenero). Tale varietà, a partire da fine Settecento, non solo era rinomata per dare produzioni di alta qualità ma rappresentava anche un elemento di pregio e vanto dell’agricoltura di Villareggia.

Purtroppo con il passare degli anni tale vocazione è andata progressivamente perdendosi in seguito ad un intreccio di eventi storici che combinandosi tra loro, provocarono un abbandono quasi totale della vitivinicoltura del luogo.

Dal 2014 un nuovo progetto:

nasce l’idea di un progetto molto ambizioso, la creazione di una propria cantina in Canavese, a Villareggia, che riporti in vita due eccellenze locali aventi solide basi storiche ma con un occhio verso il futuro: il vino Nebbiolo ottenuto dai cloni di picotendro e l’Erbaluce certificati da agricoltura biologica.

La sfida è molto avvincente. Un territorio vivo e fiorente è composto da più elementi e fattori che si intrecciano fra loro in modo sinergico: i più importanti sono sicuramente l’ambiente e le persone. Per ottenere grandi vini bisogna saper credere nel proprio territorio, rispettarlo, curarlo e valorizzarlo in tutti i suoi aspetti perché esso possa esprimersi al meglio.

Inizia così un nuovo percorso, fatto di dedizione, osservazione e ricerca della perfezione in tutto ciò che riguarda la produzione di un grande vino, dal campo alla bottiglia.

 

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